21 febbraio 2011

Da agricoltore a direttore generale di un’innovativa rete televisiva

Non chiamatelo mogul mediatico, è un'etichetta che non gradisce. Eppure, il nigeriano Alistair Soyode è il direttore generale di un’azienda televisiva che non smette di crescere. È anche il presidente di Jader Group Media, che pubblica due magazine su tecnologia e informazione di rilievo nel continente africano (Mobile Tech News ed Excel).

“Classificatemi come un agricoltore, perché è quello che ho studiato. Sono un agricoltore che è passato alla TV” dice in un intervista ad African Voices, programma di approfondimento della CNN sul continente nero.
Nel 2002, Soyode ha fondato Bright Entertainment Network (BEN) television, il primo canale televisivo dedicato all’Africa e ai Caraibi nel Regno Unito. Nove anni più tardi, il mix d'intrattenimento, notizie e sport fornito da BEN TV raggiunge un milione di spettatori al giorno.

Non male per un uomo che, anni fa, è arrivato in Inghilterra per diventare un calciatore professionista. Un sogno che non è riuscito a materializzare. “Non riuscivo a concentrami con il freddo e il clima, quindi ho deciso di fare i bagagli e trovare qualcos'altro da fare”. *Come ti capisco Alistair! (Nota dell'Autrice)*

13 febbraio 2011

Opera d'arte vivente nelle favelas di Rio de Janeiro

Le baraccopoli di Rio de Janeiro sono, per la maggior parte, caratterizzate da case di mattoni grezzi  senza intonaco, ammucchiate una sull'altra e arroccate sulle colline della metropoli. Mal viste e temute dal resto della città, le favelas sono afflitte dal degrado, dalla criminalità e da gravi problemi di igiene pubblica per la mancanza di acqua potabile e di sistemi di fognatura.

Ma gli abitanti della favela di Santa Marta hanno trasformato la loro comunità in una tela vivente, un caleidoscopio di colori.

Grazie all'idea di due artisti olandesi (Dre Urhahn e Jeroen Koolhaas) e al supporto offerto da una società di vernici brasiliana (Coral), l'iniziativa O Morro (la collina) ha coinvolto 34 edifici e circa 7.000 metri quadrati di spazio, trasformati in un'opera d'arte.

04 febbraio 2011

Tribu indigene sconosciute in Amazzonia: primo video aereo di un altro mondo

Sono immagini bellissime, che lasciano senza fiato. Le foto hanno già fatto il giro del mondo in pochi giorni, e ora è uscito il video unico ed esclusivo che documenta l'esistenza di tribu indigene sconosciute persino ai governi nazionali.

Jose Carlos Meirelles lavora da 40 anni per l'ente brasiliano FUNAI (Fundação Nacional do Índio), occupandosi di monitorare le tribu amazzoniche e di difendere i loro territori dagli invasori (bracconieri e taglialegna illegali).

Ha deciso di portare una troupe della BBC in un posto remoto nella foresta amazzonica tra Brasile e Perù per documentare e condividere, per la prima volta, la presenza di comunità che vivono in totale isolamento e di cui non si conosce niente. Gli operatori hanno usato degli zoom molto potenti per poter filmare a 1km di distanza,  minimizzando il disturbo.

"Senza prove della loro esistenza, il resto del mondo non farebbe niente per proteggerli. Non è nemmeno facile convincere i governi della loro esistenza. Ma un'immagine può valere più di mille report e documenti" dice Meirelles ai microfoni della BBC.

La decisione di esporre al mondo quella che potrebbe essere una delle 'ultime tribù' è scaturita dalle azioni del governo peruviano, che invece di prendere iniziative per espellere i taglialegna abusivi ha dichiarato che le tribu 'incontattate' sono un'invenzione degli ambientalisti.