28 ottobre 2010

L'imposta sul reddito? Si paga alla fiera!

In Bangladesh, solo il 2% della popolazione paga regolarmente l'imposta sul reddito (ovvero 1,3 milioni di persone su più di 150 milioni di abitanti).

Qualche settimana fa, l'ufficio nazionale del fisco (National Board of Revenue) ha allestito due fiere con l'obiettivo di dare ai cittadini non solo la possibilità di divertirsi, ma anche di informarsi sull'evasione fiscale e di pagare – volontariamente – qualche arretrato.

La risposta del pubblico è stata travolgente. Migliaia di persone hanno aspettato per ore in fila per ricominciare a pagare le imposte, o per registrarsi e ottenere un Tax Identification Number (TIN).

24 ottobre 2010

Una señorita con le palle

“La donna più coraggiosa del Messico”. Così viene definita dai connazionali Marisol Valles Garcia, studentessa ventenne che la scorsa settimana è diventata capo della polizia a Praxedis Guerrero, una delle municipalità più violente nello stato del Chihuahua (a nord-ovest del Paese e confinante con gli Stati Uniti).

È stata l'unica persona ad accettare l'incarico. Negli ultimi anni, vari poliziotti sono stati rapiti e anche uccisi dai cartelli della droga. Solo una decina di giorni fa, i trafficanti hanno ammazzato il sindaco di Pradexis Guerrero; mentre a giugno avevano fatto fuori un altro politico locale.

Marisol, che studia criminologia all'università, è stanca di avere paura. Nonostante la pericolosità della situazione, ha deciso di adottare un approccio alternativo, basato sull dialogo. “Le nostre armi saranno i principi e i valori, il nostro lavoro sarà dedicato alla prevenzione. Vogliamo parlare alle persone, alle famiglie, ai giovani. Ci impegneremo per scambiare la paura con la tranquillità e la sicurezza” dice alla CNN

21 ottobre 2010

Social network emergenti sfidano Facebook e Twitter

Facebook avrà pure 500 milioni di amici, ma ha anche molti rivali... e un numero sempre più grande arriva dalle economie in via di sviluppo.

Un esempio di successo viene dalla Cina, dove il social network locale QZone conta ben 50 milioni di utenti. Questo numero potrebbe essere dovuto al fatto che Facebook è stato bloccato dal governo cinese. Ma gli esperti internazionali hanno altre spiegazioni. “Il successo globale di Facebook e Twitter è ampiamente dovuto al predominio della lingua inglese e forse della cultura americana, ma a livello locale conta ancora la differenza culturale”, sostengono dall'Internet Institute presso la University of Oxford.

I consumatori dei Paesi in via di sviluppo danno spesso la priorità alle iniziative e ai successi locali.  Sempre in Cina, per esempio, il servizio di messaggistica istantanea QQ ha circa 570 milioni di utenti attivi, superando Skype, AIM, ICQ, MSN e Yahoo messi insieme. QQ e QZone non appartengono a un gigante americano o al governo cinese, ma sono il risultato di un progetto lanciato 10 anni fa a Shenzen, prima città cinese a essere selezionata dal governo, nel 1980, per l'avviamento di un esperimento 'capitalista'. Il successo socio-economico di Shenzen le ha permesso di svolgere un ruolo pilota nell'apertura dell'economia cinese all'estero e di diventare un modello di business development nel resto della Cina.



18 ottobre 2010

Un ivoriano e la pesca sostenibile in Haiti

"Se dai un pesce a chi ha fame lo sfami per un giorno, se gli insegni a pescare lo sfami per tutta la vita". Per aver applicato questo famoso proverbio in Haiti, l'ivoriano Valentin Abe è stato nominato dal Time Magazine come una delle 100 personalità più influenti nel 2010.

Valentin Abe è un esperto di agricoltura dalla Costa d'Avorio. Nel 1989 vince una borsa di studio per frequentare un'università americana, e nel 1997 approda in Haiti per motivi di lavoro. Si rende immediatamente conto che la pesca praticata dai locali è insostenibile e che, nonostante il potenziale, nessuno pratica l'acquacoltura.

Convinto di poter migliorare le vite delle comunità di pescatori insegnando a integrare la pesca abituale con l'allevamento di pesci, Abe inizia a cercare dei partner per avviare l'iniziativa. Ma nessuno lo ascolta: non riesce a ottenere né il sostegno del governo né prestiti privati. L'ivoriano decide di pagare di tasca propria. Nel 2006 riesce a racimolare i 15mila dollari necessari per comprare le prime vasche e i pesci da allevare.

Oggi, il vivaio di Abe contiene 36 vasche e impiega molti dei pescatori che fino a qualche anno fa erano preoccupati per il sostentamento delle loro comunità, visto lo stato delle acque sempre più vuote. Ora, oltre a essere pescatori, sono anche produttori, agenti commerciali e distributori. L'iniziativa di Abe è una fonte di cibo e di reddito per molte comunità in questa piccola Nazione caraibica tormentata da povertà, malnutrizione e dagli effetti del devastante terremoto di gennaio.


16 ottobre 2010

Natura e avventura: l'Iraq prova a ripartire con l'ecoturismo

In alcune parti dell'Iraq, purtroppo, si registrano ancora violenti scontri. Ma i cittadini cercano di rilanciare il sistema socio-economico tramite delle iniziative. Una di queste, è promuovere mete turistiche in luoghi non colpiti dal conflitto.

Il Kurdistan, per esempio. Situato a nord, il Kurdistan iracheno è una regione federale dotata di autonomia politica. La natura offre panorami spettacolari e un'ampia gamma di attività sportive: trekking, rafting, kayaking, escursioni in bicicletta o tranquille passeggiate.

Certo, con l'immagine dell'Iraq diffusa dai media sin dal 2003, non è facile persuadere gli stranieri a visitare il Paese. “[...] Per attrarre visitatori questo territorio è presentato, sia nelle réclame sia nei cataloghi dei tour operator, come «L’altro Iraq». Un'oasi di relativa pace e serenità dove, a differenza delle altre martoriate regioni del Paese mediorientale, regna la stabilità, la prosperità e, soprattutto, la sicurezza.” Lo scriveva il Corriere della Sera già nel 2008.